di Luca Telese
Simpaticamente occultata fra un pezzo e una velina, sui quotidiani nazionali, continua a baluginare la notizia del possibile accordo sulla nuova legge elettorale. Bisogna mettere insieme molti interessi contraddittori, ovviamente, ma l’ineffabile maggioranza ABC, continua a studiarne di tutti i colori per raggiungere l’obiettivo e rifilarci un nuovo bidone.
Ovvero: passare dal Porcellum, che sottrae agli elettori il diritto di scegliere gli eletti, ad un ultra-Porcellum che cancelli altre due conquiste: il potere di votare un candidato premier e quello di far vincere una coalizione impedendo i trasformismi del dopo-voto.
Il motivo è semplice: i partiti di maggioranza non vedono l’ora, a prescindere dal risultato elettorale e dalla volontà degli Italiani, di re-insediare i tecnici che sono al governo oggi, che in questo modo non dovrebbero nemmeno sottostare al fastidioso rito del voto, e all’esame del consenso. Ecco perché si sta studiando – dicono i mediatori – un premio al 10% per il partito che arriva primo, ed una elevazione della soglia di sbarramento.
Anche se – per paradosso – vincesse Grillo, dunque, i partiti del tripartito potrebbe regalarci una nuova Fornero, farle approvare nuove mirabolanti riforme rigoriste, e poi dirci – ovviamente -che loro non erano d’accordo (come stanno facendo un questi mesi). Risultato: Pd e Pdl per tre mesi di campagna elettorale fingerebbero di litigare, inscenando un bel teatrino e cercando di sfruttare il voto utile.
Fonte: Pubblico 26 lug 2012 – Luca Telese
Berlusconi eviterebbe la scissione degli ex An anti-montiani come la Meloni e La Russa, Bersani potrebbe realizzare il sogno di smantellare la foto di Vasto senza lasciare impronte digitali. L’unica speranza, dunque, é che questo pastrocchio vada in maionese. Cornuti sÌ, mazziati no. Anche perché questo ultraporcellum é sicuramente peggio del porcellum che sostituisce.