Dopo cinque anni passati senza il minimo scandalo nella gestione della sanità con l’Amministrazione Bresso, eccoci di nuovo ripiombati nel mondo della corruzione e dei favori a pagamento fatti alla sanità privata.
L’arresto di un Direttore Generale, di un proprietario di clinica privata e di un collaboratore stretto dell’assessore Caterina Ferrero, provoca indignazione profonda.
In questi mesi abbiamo assistito ad un lavoro parossistico di provvedimenti fatti dalla Giunta Cota per sovrastare ed azzerare il grande lavoro fatto nei cinque anni precedenti da Bresso e Artesio con il Piano socio-sanitario regionale. Un piano che mirava a migliorare e razionalizzare la sanità pubblica in Piemonte, insieme alla prevenzione e all’assistenza alla persona, relegando il privato a puro corollario.