Quello lanciato dagli organizzatori del Concorso Internazionale di Musica Carlo Soliva è stato giustamente definito come un vero e proprio SOS.
Ad un messaggio di soccorso di questo tipo è possibile adottare due tipi di comportamento diametralmente opposti. Si può colpevolmente ignorare le richieste d’aiuto e commettere omissione di soccorso, oppure si può fare tutto ciò che è necessario per salvare il concorso.
Per fare questo occorre entrare nel merito, offrire in primo luogo, fiducia e poi, insieme, affrontare la complessità del problema.
Il grido d’allarme viene lanciato, innanzitutto, da persone che non urlano abitualmente o con facilità “Al lupo!”, ma da persone che da più di venticinque anni dedicano le loro energie per organizzare questa iniziativa. Dopo così tanto tempo ed in vista della quattordicesima edizione, il concorso deve entrare a pieno titolo nel DNA della cultura della nostra città.
Questa manifestazione è una delle poche che con il suo carattere internazionale si pone come mezzo per la promozione e la conoscenza di Casale all’estero. Dal punto di vista culturale, poi, il livello pregevole offerto è spunto di prim’ordine per il nostro territorio.
Il solo immaginare che tutto ciò possa correre il rischio di spegnersi e per di più nel silenzio, è qualcosa che chi ha a cuore la nostra città, in particolare e la cultura, in generale, non può permettere che accada.
Occorre uno scatto d’orgoglio della città tutta, non solo per salvare il concorso, magari traccheggiando da un’edizione all’altra, ma creare le condizioni per un serio rilancio.
La cronica penuria di risorse economiche degli Enti Locali, non può fungere da alibi per ignorare una realtà rimasta viva in gran parte grazie alla buona volontà degli organizzatori. Oggi, a quanto pare, è rimasta solo la buona volontà e questa sola non può garantire le condizioni per far vivere una manifestazione di livello.
Sindaco e Amministrazione si prendano l’impegno di affrontare queste problematicità, magari coinvolgendo il Consiglio Comunale, nelle opportune Commissioni. Il problema delle risorse si può affrontare solo con una qualificazione delle spese, e questo è uno di questi casi. Sono certo che nel bilancio di previsione 2010, se non in quello attuale, con uno sforzo comune potranno essere garantite le risorse necessarie per organizzare la quattordicesima edizione del Concorso Soliva.
Un’amministrazione, come l’attuale, che ha avuto la sensibilità per individuare 4.000 euro a contributo di un’opera lirica in dialetto piemontese, da inserire nella stagione teatrale, non può non farsi carico di un simile accorato appello.
Vergognosa questa destra, cosparsa di leghismo! Cosa fanno lasciano morire un concorso internazionale e allo stesso tempo propongono un’opera lirica in dialetto!!!