Al neo-Sindaco di Casale sembra non bastare una pletora di 8 assessori, con deleghe folkloristiche come “Capitale del Monferrato” o “identità e tradizioni”. Non sembra neanche bastare l’aggiunta di un capo-gabinetto, che avrà pure un degno curriculum, addirittura avendo passato 5 anni nella NATO e conoscendo cinque lingue come mi è stato indicato in Consiglio Comunale dallo stesso Sindaco, ma avrà l’adeguata competenza amministrativa e di conoscenza degli Enti locali? Tra le cinque lingue ci sarà pure il dialetto per soddisfare le esigenze identitarie dei compgani di strada leghisti?
Al Sindaco questa lunga lista evidentemente non bastava se ha deciso, come apprendiamo da La Stampa di oggi, di conferire ad un Consigliere alcune deleghe che aveva attribuito precedentemente ad un altro Assessore.
La notizia non ci piace ed ancor più non riteniamo corretto apprendere tali informazioni da organi di stampa, prima che da una sede istituzionale come ad esempio una conferenza dei Capi-gruppo.
Dove è finita la coerenza del Sindaco che nei cinque anni precedenti richiamava l’allora maggioranza ad una riduzione del numero di assessori?
Evidentemente otto assessori, più un capo gabinetto, più un consigliere con delega non bastano ancora perchè nella stessa pagina dello stesso quotidiano apprendiamo che per trovare strade alternative alle politiche dei rifiuti si intende procedere alla ricerca di un consulente.
Una volta ancora evidenziamo quanto dichirato in sede di Consiglio Comunale: se il motto del Sindaco in campagna elettorale era minaccioso e recitava: “Il Sindaco che non ti lascia solo!”, dovrebbe essere mutato in “Demezzi il sindaco che ha paura di restrare solo!”
Carissimo Fabio,
lascio il commento al solo scopo di informarti che il consigliere Capra non è stato delegato dal Sindaco. Si tratta di un’ ipotesi, assai probabile, che verrà vagliata prossimamente, fatti salvi tutti i crismi della dovuta informazione alla Conferenza dei Presidenti dei Gruppi Consiliari e al Consiglio Comunale stesso.
Ciao!
FR