Se riparte il sud, riparte l’Italia. Le novità del Decreto Mezzogiorno

7 years ago by in #Millegiorni e oltre - Fatti Concreti, Info Tagged: , ,

Il Mezzogiorno non può essere solo un parco vacanze, né un bacino di clientele come è stato per decenni grazie a finanziamenti azzardati e privi di strategie. Occorre una visione che metta insieme industria, turismo, cultura, e infrastrutture. Così sono state nate una serie di misure per favorire la crescita e la creazione di lavoro: dal Masterplan per il Sud ai Patti territoriali, dal credito di imposta per gli investimenti al prolungamento dalla decontribuzione per le nuove assunzioni, fino ai grandi investimenti infrastrutturali, di risanamento ambientale e di valorizzazione dei beni culturali nelle regioni del Mezzogiorno. Il decreto è un tassello, non certamente l’ultimo.

Ecco le principali novità per il Sud:
1.250 milioni di euro per «Resto al Sud» che ha la finalità di promuovere nuove iniziative imprenditoriali da parte di giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni (Leggi qui);

50 milioni alle imprese agricole, per favorire l’imprenditoria under 40;

“Banca delle terre abbandonate o incolte”: una procedura di assegnazione dei beni abbandonati ai giovani di età compresa tra i 18 e i 40 anni, per la valorizzazione di terreni, aree edificate o altri immobili abbandonati, sia dei Comuni che dei privati;

200 Milioni per le Zone Economiche Speciali (ZES), dove le imprese possono usufruire di condizioni economiche favorevoli, benefici fiscali e semplificazioni amministrative;

3 milioni ai Cluster tecnologici nazionali (CTN), poli di innovazione costituiti da imprese e centri di ricerca previsti da un regolamento UE del 2014, con una sezione dedicata alla diffusione di tecnologie nel Mezzogiorno;

330 milioni per l’edilizia giudiziaria nelle regioni Campania, Puglia, Calabria e Sicilia;

250 milioni per interventi di ripristino della Strada dei Parchi sulla tratta autostradale A 24 – A 25;

40 milioni di euro per programmi di riqualificazione e ricollocazione di lavoratori coinvolti in situazioni di crisi aziendale o settoriale nelle regioni del Mezzogiorno;

750 milioni per il potenziamento della viabilità in Calabria, riutilizzando risorse risparmiate a seguito del completamento della Salerno – Reggio Calabria.

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